Menu  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Siti di confraternite sessane:
   
 sscrocifisso.com
 Arciconfraternita del
 SS. Crocifisso e Monte dei Morti
   
 sancarloborromeo.org
 Confraternita di
 San Carlo Borromeo
   
 ssrifugio.eu
 Confraternita del
 SS. Rifugio
   
 ssrosario.org
 Reale Arciconfraternita del
 SS. Rosario
   
 confraternitasanbiagio.com
 Arciconfraternita di
 San Biagio
   

Sessa Aurunca (Caserta)
   
 sessaaurunca.net
 Comune di Sessa Aurunca
 
 diocesisessa.it
 Diocesi di Sessa Aurunca
 

Newsletter
 
Iscriviti per ricevere le News dal sito della Settimana Santa a Sessa Aurunca:

Inserisci qui la tua e-mail

 

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Dlgs.196/2003
(Informativa)

Vota questo sito

   


Info e Statistiche

Sito on line dal 18 marzo 1998
 
 
 
   
Sei in: Home > Itinerari e Chiese > Chiesa di San Francesco (detta dell'Immacolata)
Chiesa di San Francesco (detta dell'Immacolata)
 
Superato il braccio di strada che, attraverso il ponte sul Rio Travata, raccorda la Statale Appia al centro urbano di Sessa Aurunca, s’incontra sul limite ovest di viale Trieste, quasi alle porte della città, una significativa testimonianza dell’edilizia dell’ordine mendicante, il convento e la chiesa di S. Francesco (dei Padri Minori Osservanti), fondati dal duca Giovanni Antonio Marzano nel 1433. La tradizione, riportata dagli storici municipali, vuole che il complesso sorgesse su istanza di S. Bernardino da Siena. Nel 1640, don Lucio Sacco ricordava, oltre alla chiesa, il convento molto comodo, fornito di due dormitori e chiostro, di tre giardini e di un boschetto.
Soppresso nel decennio francese, il convento inizio d’allora la sua decadenza.
Esso presenta oggi una facciata articolata su tre piani, di cui i primi due caratterizzati da finestroni, il terzo da finestre. Il sottotetto ha oculi ellittici. L’edificio si articola intorno ad un chiostro quadriportico su pilastri con volta a crociera. Un’ala nel Settecento venne soppressa per realizzare una scale di comunicazione con il piano superiore. Lungo le pareti, al di sotto dello scialbo, sono individuabili affreschi raffiguranti episodi della vita di San Francesco.
La chiesa, di recente restaurata, ha una semplice facciata con tetto a capanna. In essa si apre un portale in tufo (dell’epoca della fondazione della chiesa) con stipiti ornati da nicchie e conchiglie nel catino. L’architrave è decorato con due angeli che sorreggono una croce potenziata, allusiva allo stemma dei Marzano. Al di sopra si apre una lunetta archiacuta con affresco del XV secolo raffigurante l’Immacolata tra i Santi Francesco e Chiara. All’interno il visitatore riceve subito l’impressione delle aggiunte e delle manipolazioni del periodo barocco sull’originaria matrice quattrocentesca, dall’unica navata a crociera, che s’individua anche nel presbiterio.
In controfacciata, sulla destra del portale, era murata la lastra funeraria del duca Giovanni Antonio Marzano, qui sepolto nel 1453, attualmente custodita nell’ex Sala capitolare dell’Episcopio. Sullo stesso lato si aprono due ambienti, il secondo dei quali presenta anch’esso una volta a crociera costolonata su peducci, ulteriore testimonianza architettonica del XV secolo.
Tre brevi cappelle si aprono sul lato destro della navata. Accanto alle due di sinistra se ne apre una terza di maggiori dimensioni, di pianta quadrata e sporgente rispetto al perimetro della chiesa, con cupola su basso tamburo e stucchi barocchi. Essa appartiene all’Arciconfraternita della SS. Concezione, aggregata a quella di S. Lorenzo in Damaso a Roma fin dal 1576, con regole e statuti muniti di regio assenso. Qui è custodita la statua lignea dell’Immacolata, opera di Giacomo Colombo (Villucci). Sull’altare era il dipinto dell’Immacolata, attribuita dallo scrivente a Giovan Bernardo Lama ed ora conservato presso l’ex Sala capitolare del palazzo vescovile. [A.M.V.]
Le cappelle hanno altari in marmi policromi del Settecento, su cui s’impostano cornici mistilinee.
Sul retro dell’altare maggiore, di cui resta solo la spoglia struttura muraria, compare una cornice con timpano spezzato entro cui è un fastigio decorata al centro con una nicchia. [A.M.V.]

Testo tratto da
A. M. Villucci & A. M. Romano, Sessa Aurunca - un itinerario storico-artistico, Marina di Minturno (Lt), 1998
torna indietro
 
 


Webmaster: Rosario Ago - Powered by AURUNCAnet